I consigli su come fermare un attacco di panico, riconoscere i sintomi e ritrovare la serenità
Recentemente hai avuto un attacco di panico o ti sei trovato ad assistere a quello di un’altra persona? In entrambi i casi si tratta di un’esperienza traumatica, durante la quale è normale non sapere come e cosa fare.
Molto spesso, infatti, nel tentativo di aiutare l’altra persona, o di calmare se stessi, si rischia di peggiorare la situazione. Ecco perché è importante sapere come fermare un attacco di panico e qual è il comportamento corretto da adottare.
Prima di tutto però, approfondiamo l’argomento e vediamo come riconoscere un attacco di panico, ovvero quali sono i sintomi più comuni che lo caratterizzano e poi come bloccarlo.
Cos’è un attacco di panico?
Un attacco di panico, come dice il termine stesso, è un improvviso e intenso attacco di paura e ansia che spesso si verifica in assenza di un reale pericolo. La paura arriva senza preavviso (anche di notte), raggiunge il picco in pochissimo tempo e dura solitamente 15-20 minuti.
Gli attacchi di panico sono devastanti e si manifestano con intensi malesseri fisici e psichici difficili da gestire. L’individuo che ne soffre non ha più il controllo di sé, viene pervaso da terrore e angoscia, da una ingiustificata e acuta paura di morire o che accada una catastrofe.
Oltre al malessere del momento, soffrire di attacchi di panico implica una preoccupazione persistente per l’insorgenza di altri attacchi o per le loro possibili conseguenze. S’innesca, quindi, un circolo vizioso, nel quale si ha paura della paura, il che porta a chiudersi in se stessi e ad evitare situazioni considerate pericolose (anche semplicemente uscire o guidare).
Le cause più comuni degli attacchi di panico
Le cause di un attacco di panico non sono sempre identificabili e del tutto note. Ad ogni modo, tra le possibili condizioni che potrebbero favorire lo sviluppo di un attacco di ansia ci sono:
- eventi stressanti e traumi;
- lutti;
- diagnosi di malattie gravi;
- disturbi di ansia;
- depressione;
- problemi e cambiamenti importanti nell’ambito lavorativo, affettivo, familiare o economico.
Sintomi degli attacchi di panico: ecco i 13 più comuni
Il DSM-5, ovvero il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), uno degli strumenti diagnostici per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo, definisce un attacco di panico come “un’improvvisa ondata di intensa paura o disagio” e identifica 13 sintomi principali:
- Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia.
- Sudorazione.
- Tremori fini o grandi scosse.
- Dispnea o sensazione di soffocamento.
- Sensazione di asfissia.
- Dolore o fastidio al petto.
- Nausea o disturbi addominali.
- Sensazione di vertigine, instabilità, “testa leggera” o svenimento.
- Brividi o vampate di calore.
- Parestesie (sensazioni di torpore o formicolio)
- Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (sensazione di essere distaccati da se stessi).
- Paura di perdere il controllo o di “impazzire”.
- Paura di morire.
Questi sono i sintomi più comuni, ma ogni attacco di panico è diverso e varia molto a seconda della persona e del contesto. Per definire un attacco di panico come tale, quindi, non sempre devono essere necessariamente presenti tutti i sintomi nello stesso momento.
Come fermare un attacco di panico con le parole e i gesti giusti
Gestire un attacco di panico non è semplice, ed è normale sentirsi inadeguati e spaventati.
Per aiutare la persona che ne è vittima, sicuramente può essere utile imparare a riconoscere le manifestazioni, perché spesso i segni e i sintomi sono molto simili a quelli dell’attacco cardiaco.
Una volta riconosciuti i sintomi, ecco come bloccare un attacco di panico nel modo corretto:
- non sminuire ciò che sta accadendo ed evita frasi come “non è niente”, “impegnati”, “stai esagerando”. Usa, invece, frasi come “so che ti senti male, ma passerà” oppure “sono qui per aiutarti” o “c’è qualcosa che posso fare?”.
- Sii comprensivo e rassicurante nei gesti e nelle parole, non insistere nel capire che cosa ha causato il suo attacco, ma lascia che la persona esprima da sola e spontaneamente la causa della propria agitazione.
- Incoraggia il controllo della respirazione per riportarla alla normalità ed evitare che la persona vada in iperventilazione, con conseguente tachicardia.
- Porta la persona in un luogo aperto e arieggiato o apri le finestre.
- Non toccare la persona senza il suo consenso.
- Solo nel caso sia in grado, fai fare del movimento fisico alla persona (dei salti, uno scatto, una passeggiata) oppure impegnala in compiti precisi su cui concentrarsi.
- Cerca di regolare la temperatura corporea, raffreddando collo e viso con qualcosa di fresco.
- Non lasciare la persona da sola, almeno finché non si è certi che sia passato l’attacco.
- Chiama un medico se i sintomi non regrediscono entro qualche ora.
Sapere come intervenire è dunque fondamentale ma, che sia tu a soffrire di attacchi di panico o qualcuno a cui tieni, è importantissimo chiedere aiuto a degli specialisti, che siano in grado valutare con competenza questo disturbo e individuare la terapia migliore.
Ecco a chi rivolgersi per ritrovare la serenità e un’ottima qualità della vita
Sapere come fermare un attacco di panico è importante, ma ancora di più lo è rivolgersi a uno specialista preparato e competente in grado di inquadrare il problema e trovare la giusta cura, in grado di restituire al paziente la sua serenità mentale.
Se non sai a chi rivolgerti, scegli di affidarti o consiglia il nostro centro multidisciplinare Fisiocarelab: è possibile una visita specialistica psicologica per fare un’accurata valutazione dello stato psichico e per formulare eventualmente un piano terapeutico mirato a curare gli attacchi di panico in maniera davvero efficace e definitiva.
Non aspettare oltre! La salute mentale è importante tanto quella fisica, e che si tratti di attacchi di panico, disturbi dell’alimentazione, o qualsiasi altro tipo di problema, intervenire il prima possibile, con l’aiuto di professionisti specializzati, è il solo modo per guarire e ritrovare una buona qualità di vita.
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